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CHI SIAMO ED IN COSA CREDIAMO

LA NOSTRA STORIA

Attualmente la quasi totalità delle  Comunità e dei ministeri sotto la giurisdizione  della Inclusive Anglican/Episcopal Church, è formata dalle parrocchie precedentemente appartenenti all'ex Arcidiaconato per le Comunità italiofone della Chiesa Episcopale della Comunione Anglicana le quali, scegliendo di vivere con più autenticità lo spirito dell'Anglicanesimo, hanno unanimamente scelto di confluire nella IAEC.

La nostra Chiesa è parte della Anglican Free Communion International di cui canonicamente è Diocesi d'Italia, inserita nella Provincia d'Europa.  Questa grande Comunione Mondiale è, forse, dopo quella storica di Canterbury, la Comunione Anglicana più antica (Londra,1897). È una Comunione mondiale composta da diverse Chiese di ispirazione anglicana che operano in diverse parti del mondo. E’ superfluo specificarlo ma preferiamo chiarire: così come esistono Chiese che, legittimamente, si definiscono “cattoliche” pur giuridicamente indipendenti dal Papa, esistono anche Chiese che si denominano “veterocattoliche” pur non facendo parte dell’Unione di Utrecht, ci sono Chiese che, correttamente, si definiscono “ortodosse” senza afferire a nessuno dei cinque Patriarcati “canonici” così anche nel mondo esistono Comunioni e Chiese che abbracciano i principi dell’Anglicanesimo pur giuridicamente non appartenenti a Canterbury.

Alcune delle Chiese di questa Comunione, cioè della Anglican Free Communion International, fanno parte (indirettamente o meno) del Consiglio Ecumenico delle Chiese e la Comunione stessa, avendo i requisiti richiesti (numeri e storia) dal Consiglio Mondiale delle Chiese Cristiane, potrà adoperarsi per l'ingresso diretto tra i membri del Consiglio Ecumenico delle Chiese.

La Comunione è inserita nel Consiglio Mondiale delle Chiese Cristiane attraverso l'ICCC.

L'Italia fa parte della Provincia d'Europa, di cui è responsabile il Vescovo Laurent Lenne, che governa la Provincia insieme agli altri Vescovi\e dell'Europa.


Le nostre Comunità uniscono la straordinaria e poliedrica teologia Episcopale\Anglicana ad alcuni aspetti (liturgici e di prassi) della tradizione veterocattolica utrechtina, espresse anche nella splendida varietà, libertà e creatività liturgica.

LITURGIA

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La liturgia è espressione e testimonianza della storia e dell'identità profonda di una Comunità. Per questa ragione, consapevoli della triplice ricchezza liturgica che la nostra storia ci ha consegnato, utilizziamo differenti espressioni liturgiche - alternandole a seconda delle circostanze e nel rispetto dei cristiani\e di diversa provenienza che frequentano la nostra Comunità: il BCP della Chiesa Episcopale degli USA, il Messale veterocattolico della diocesi tedesca dell'Unione di Utrecht ed, infine, il tradizionale messale occidentale. I testi dei suddetti libri liturgico sono stati riadattati in senso inclusivo, cosicché non si utilizza il maschile "neutro"o (supposto) "universale" ma il maschile e il femminile, così come - nello svolgimento dei rito - si appella Dio come Padre ed, insieme, Madre.

Church Altar

CATTOLICITÀ E (È) INCLUSIVITÀ

"Convivialità delle differenze"

Noi Crediamo...

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in DIO, Padre possente e Madre tenerissima, che è Amore e che per amore ha creato l'universo e tutto ciò che contiene, insufflando una natura di dignità nell'umanità, uno spirito di liberazione dalla schiavitù per il quale noi possiamo gridare a Dio con confidenza e fiducia, come figli e figlie (Rm 8,15).

 

Noi crediamo in GESÙ , immagine fedele del Dio vivente ed amante (Gv14,9), Signore e Maestro, icona dell'umanità nuova, nostro fratello, nostro esempio, nostro amico, nostra pace (Gv 16,33), nostra forza (Lc 6,19), nostro pastore (Salmo 22) e custode, porta di ogni Bene (Gv10,7), modello di ogni relazione, balsamo, rimedio e medicina per ogni ferita del male che strazia le nostre anime (Mt 11,28-30).

 

Noi crediamo nello SPIRITO SANTO, respiro di Dio, alito di vita (Gn 1,1), forza dall'Alto (At 1,8), suprema ispirazione, suggeritore di ogni progetto di pace e di giustizia (Lc12,12), consolatore (Gv 14,16), intercessore presso il trono dell’Altissimo, colui che offre al Padre i nostri flebili e inconsapevoli balbettìi (Rm 8,15).

 

Noi crediamo nella CHIESA, famiglia di Gesù (Mt 12 49), accogliente (Gv 10,26),UNA perché inclusiva e CATTOLICA (cioè universale) perchè aperta all'abbraccio di ogni uomo e di ogni donna; SANTA perchè oasi di dignità dove i fratelli e le sorelle - attorno al Primogenito - sono riuniti nell'amore e nell'uguaglianza, rendendo bestemmia ogni forma di emarginazione e discriminazione.

 

Noi crediamo nella CHIESA come luogo in cui l'eredità degli apostoli rifulge e scalda i cuori come fiaccola, utile a nutrire, guidare e consolare il popolo di Dio in cammino attraverso i doni incommensurabili della Grazia sacramentale e del grande Sacramento della relazione autentica.

 

Noi crediamo nella COMUNIONE DEI SANTI, legame inscindibile che Cristo ha sigillato per l’Eternità tra Cielo e terra, annullando i guadi del tempo e dello spazio, nello splendore di un’eternità sempre viva e presente nel cuore dei redenti, in una misteriosa Comunione che avvolge coloro che dimorano lieti nel seno di Abramo e noi che bramiamo di essere cullati nell’utero di tenerezza preparato per noi fin dall’inizio dei tempi.

 

Noi crediamo nel BENE che è presente nel cuore di ogni essere umano sin dalla fondazione del mondo, potenza in grado di respingere le tenebre; noi crediamo nel dialogo come luogo privilegiato di fratellanza e sorellanza umana, crediamo nell'abbraccio come fuoco di benevolenza che divampa,  dissolvendo l'incanutita cortina di ghiaccio che congela il fluire della gioia e dell'amore in questo mondo travagliato.

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Testo di + Maria Vittoria Longhitano

STORIA DELLA COMUNITA' DI CATANIA, SEDE VESCOVILE

La nostra Comunità  "Madonna del Carmelo"- già parte integrante dell'ex Arcidiaconato per le Comunità italiofone della Chiesa Episcopale -  affonda le sue radici  nella Chiesa Veterocattolica dell'Unione di Utrecht, la quale, grazie ad un accordo sottoscritto con la Chiesa Episcopale in Europa (già in piena Comunione con la Chiesa Veterocattolica dell'Unione di Utrecht), ha effettuato in Italia un passaggio di giurisdizione, conferendola, per quanto riguarda la nostra Comunità e le filiali ad essa legate,  al Vescovo Episcopale per l'Europa, Mgr. P. Whalon (nominandolo  "assisting Bishop"). 
Le nostre Comunità uniscono la straordinaria e poliedrica teologia Episcopale\Anglicana ad alcuni aspetti (liturgici e di prassi) della tradizione veterocattolica utrechtina, godendo di rispetto e riconoscimento grazie all'istituzione dell'Arcidiaconato per le Comunità Italiofone. Con l'avvento del nuovo vescovo episcopale per l'Europa, tale relazione di libertà e riconoscimento per la specifica identità delle comunità anglicane italiofone, è venuta meno, così la Comunità ha ritrovato le sue radici veterocattoliche ed il suo spirito veramente "cattolico" (cioè universale, come l'etimologia del termine indica) ossia inclusivo, accogliente ed in grado di prescindere da razza, nazione, censo, sesso,  ed identità di genere nella costruzione di una relazione di amicizia, fratellanza\sorellanza tra gli esseri umani nonchè di una relazione di comunione in grado di superare le barriere dalle differenze teologiche su questioni non essenziali. Oggi la nostra Comunità 

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