Nonostante le origini di questa metamorfosi, la tenerezza dei bimbi e delle bimbe che aspettano i doni ci riempie di gioia il cuore. Buon onomastico a coloro che portano il nome del Patrono di Bari ed un pensiero affettuoso agli amici ed amiche baresi
M ++ Vittoria
6 dic. – NICOLA DI BARI, vescovo
Profilo di fratel Riccardo
Nicola di Bari nacque a Patara nell’odierna Turchia intorno al 260-280 da una famiglia benestante; ma a causa della peste perse prematuramente i genitori. Divenuto erede di un ricco patrimonio lo impiegò per aiutare i poveri seguendo i consigli del Vangelo e quindi si trasferì a Myra dove venne ordinato presbitero. Alla morte del vescovo locale, il popolo lo volle e acclamò nuovo vescovo di Myra. Nicola fu un vescovo di eccezionale bontà e misericordia, sempre sensibile alle richieste di chi si rivolgeva a lui; si diceva c
he nessuno che gli avesse chiesto qualcosa andava via da lui a mani vuote; sovente portava lui stesso dei doni nelle case dei poveri. Non ci sono invece prove che Nicola abbia partecipato al concilio di Nicea. Nicola di Bari è conosciuto anche come Nicola di Myra, Nicola Magno, San Niccolò, e la sua festività coinvolge le Chiese d’Oriente come la Chiesa Ortodossa Russa che lo ha voluto suo Patrono e le Chiese d’Occidente come la Chiesa Luterana di Svezia e la Chiesa Cattolica Romana. La grande compassione di Nicola di Bari lo portò come vescovo ad intercedere presso l’Imperatore per il bene dei suoi concittadini, così da ottenerne la riduzione delle tasse e rifornimenti durante la carestia. Per la sua bontà, la sua figura ha travalicato l’ambito cristiano delle Chiese e ha dato origine alla leggenda di Santa Klaus (Babbo Natale) il portatore di doni a piccoli e grandi e a innumerevoli altre leggende. Nicola morì a Myra il 6 dicembre, intorno all'anno 343, forse nel monastero di Sion. Le sue spoglie furono conservate nella cattedrale di Myra fino al 1087, quindi a Bari da cui il suo più recente nome.
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