Annuncio di ordinazione sacerdotale di Madre Benedetta
- Madre Maria Vittoria Longhitano

- 15 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 3 nov
«Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ci ha colmato di gioia »
Annuncio di GIOIA
Profilo biografico della rev.da madre Benedetta:
La rev.da diacona, madre Grazia Benedetta Giordano nasce a Campagna, in provincia di Salerno, nel 1956.
Dopo aver compiuto gli studi superiori, intraprende un percorso di vita religiosa nella Chiesa Cattolica Romana, rimanendo in Comunità per otto anni e ricoprendo i ruoli di Segretaria e Maestra delle Novizie. Gravi problemi di salute la spingono a lasciare l'Istituto. Intraprende poi un percorso di studio e lavoro che la porterà a svolgere la delicata mansione di educatrice per adulti in carceri di massima sicurezza, in un periodo particolarmente difficile per le vicende politiche e giudiziarie che attraversano la nostra Nazione.
Rimanendo viva in lei la vocazione alla vita monastica, dopo un lungo periodo di discernimento, accetta la proposta del suo Vescovo di iniziare una esperienza monastico-eremitica nel 1998, partecipando anche a corsi di formazione Teologica e Biblica in diversi Istituti.
Sempre aperta ad accompagnare e sostenere persone in situazioni di gravi difficoltà e forte disagio, non ha fatto mai mancare il suo sostegno materiale e spirituale a coloro che hanno attraversato il suo cammino. Autrice di due pregevoli opere letterarie:"Dal silenzio", (2014, per i tipi della Portaparole) e "Come un ladro nella notte " (2021, per i tipi della Calabria Letteraria), testo autobiografico che racconta una testimonianza toccante di accoglienza e solidarietà viscerale. Ha continuato il suo percorso di donazione rendendosi disponibile ad accogliere la chiamata al diaconato e il I novembre, Solennità di Tutti i Santi, pronuncerà il suo fiat, ancora una volta per porsi al servizio della Chiesa di Dio come presbitera, per essere sempre più per Cristo, con Cristo e in Cristo attraverso il servizio ai fratelli e alle sorelle, soprattutto verso quelli più sofferenti.










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