Dove ognuno è QUALCUNO da amare.
DIOCESI D'ITALIA DELLA ANGLICAN FREE COMMUNION INTERNATIONAL
Membro del CONSIGLIO MONDIALE DELLE CHIESE CRISTIANE
01 - (26/08/2021) - Lettera Pastorale della nostra Primate Vescova
LA DESTRA DEL SIGNORE HA FATTO MERAVIGLIE (Sal 118,16)
Al clero e al piccolo gregge, grandemente amato dal Signore, della nostra Inclusive Anglican Episcopal Church (Anglican Free Communion International - Province of Europe).
Rivolgo a voi questo pensiero da un luogo davvero ameno, uno dei tanti aeropaghi dei nostri tempi al quale il Signore mi ha condotto per testimoniare: vi scrivo dalla meravigliosa isola di Capri, accucciata in un angolo in direzione del mare e dal quale mi sembra di scorgere l'orizzonte che così lontano appare agli occhi del corpo ma così intimo al mio cuore.
Lo scopo di questo scritto è innalzare insieme a voi il nostro magnificat perché il Signore ha guardato alla nostra "umiltà", edificando con amore le mura della nostra Chiesa, facendosi per noi "scudo" e "recinto".
Prima di ogni considerazione di ordine teorico, testimoniamo ed eleviamo il nostro rendimento di grazie per ciò che di concreto - in soli tre mesi - ha fatto il Signore per noi, rievochiamo insieme i "prodigi" che ha compiuto, i doni legati ai grani di questo Rosario di amore che Dio, Padre e Madre, ha composto per noi, piccolo gregge!
Mancano tre giorni al compimento del terzo mese della mia consacrazione episcopale, così come dell'ordinazione dei cari don Manlio e don Giuseppe e dall'accoglienza di padre Luca. Possiamo considerare questi momenti come la "istituzionalizzazione" della nostra Inclusive Anglican Episcopal Church.
Il numero tre è un numero rivestito di profondi significati simbolici nella Sacra Scrittura così come nella numerologia classica. Non è questo mio scritto l'occasione opportuna per rievocarli ma per richiamare alla memoria dell'anima questi formidabili e avvincenti tre mesi di storia della Inclusive Anglican Episcopal Church. Si, tre mesi sono per noi un tempo sufficiente per fare un bilancio di ciò che è stato operato per il Regno di Dio e per il consolidamento di questa porzione del movimento di Gesù che è la nostra Chiesa.
Se rivisitiamo col cuore e la memoria questo tempo, esso ci sembra eterno a causa della molteplicità ed eterogeneità di vicende che la Provvidenza ci ha fatto sperimentare. Sono per noi paragonabili ai simbolici quarant'anni durante i quali Israele, popolo di Dio, ha vagato nel deserto. Sono la nostra " luna di miele" con Dio.
È un bilancio questo che ci fa esclamare con gioia e gratitudine che "la destra del Signore ha fatto meraviglie"!
Penso che in un tempo così breve sarebbe stato difficile per qualsiasi realtà, chiesa o aggregazione di qualsiasi tipo, poter trarre un bilancio così positivo riguardo al proprio operato e così pregno di realizzazioni concrete che voglio indicare perché non smettiamo di ricordare le grandi opere del Signore a favore della porzione del suo popolo che vive nella Inclusive Anglican Episcopal Church:
1. Il dono di 3 ministri ordinati, adeguatamente preparati;
2. Il dono il padre Luca e della sua splendida comunità di Perugia;
3. L'istituzione della diaconia di Bresso "Santa Maria di Magdala, Apostola" ,retta da madre Daniela, dedicata allo studio e all'analisi della situazione delle donne nonché al supporto delle sorelle che vivono un disagio legato al loro status femminile;
4. L'ingresso della nostra Chiesa nella Anglican Free Communion International, grande Comunione mondiale, forse la più grande e la più antica dopo quella di Canterbury, con 130 anni di vita;
5. Il nostro ingresso, attraverso l'ICCC, di cui la nostra Comunione (AFCI) è membro, nel Consiglio Mondiale delle Chiese Cristiane (tuttavia, possedendo il numero di fedeli necessario, la storia e tutti i requisiti, la Anglican Free Communion International è in procinto di iniziare il processo per l'ingresso DIRETTO nel Consiglio Mondiale delle Chiese Cristiane di cui, comunque, già è parte attraverso l'ICCC);
6. Lo straordinario lavoro di coinvolgimento delle nostre Comunità in diverse organizzazioni laiche e della società civile sul territorio ossia i rapporti di collaborazione con gli enti locali che siamo riusciti a instaurare: ricordiamo la presenza del sindaco e di altre figure istituzionali alla mia consacrazione episcopale così come le relazioni che la Comunità del Divino Amore ha intrattenuto con i due Comuni nei quali opera al fine di cooperare alle iniziative legate ai diritti civili, così come la collaborazione di alcune delle nostre Comunità con associazioni locali attivamente operanti sul territorio.
7. L'ottima riuscita - anche se siamo così "giovani" che ancora ci resta tanto da fare - considerando i tempi ristretti dei soli tre mesi, delle relazioni ecumeniche: basti pensare che alla mia consacrazione episcopale e a quella gli alcuni fratelli del clero, erano presenti esponenti di molte chiese operanti sul territorio nonché rappresentanti di altre religioni.
8.Tuttavia, a un livello più profondo, siamo entrati in relazione con alcune Chiese Anglicane di grande respiro, siglando-per esempio - un patto di partnership, con la Open episcopal Church, importante realtà anglicana indipendente da Canterbury (parte del CEC attraverso la l'ICCC) e con altre realtà ecclesiali diffuse nel mondo e riconosciute sia a livello civile-istituzionale che ecumenico (di cui daremo notizia appena concluse le trattative), dando alla nostra Chiesa quel respiro internazionale che da sempre abbiamo sognato.
Non ultimo, ricordiamo il Patto di Comunione con la Chiesa Apostolica Ecumenica in Italia.
9. L'apertura di diversi luoghi di culto PUBBLICI (anche in contesti difficili come quelli della Brianza). È una grande conquista e qualcosa di insolito per le Chiese indipendenti ma è fondamentale perché ci consente di accogliere davvero chiunque - e, quindi, di essere davvero inclusivi -senza preoccupazioni riguardo ai nostri beni e alla nostra incolumità ma anche perché disporre di locali ci permette di mettere in atto con maggior facilità iniziative di solidarietà sul territorio (penso alla raccolta di abiti o di cibo, così come ai gruppi di ispirazione AMA e ad altre attività che si svolgono nei nostri locali di culto);
10. Last but not least, la grande attenzione mediatica che importanti organi di informazione (incluso il TGR di RAI 3 e Repubblica) ci hanno riservato, cogliendo i semi di innovazione presenti nella nostra esperienza, offrendoci l'opportunità di una testimonianza più ampia.
Insieme a tutto ciò non sono mancati gli strali malefici dell' invidia e persecuzioni che ci hanno aiutato a radicarci nella relazione tra noi, a strutturare la nostra identità, a fissare con maggior coscienza e circospezione gli obiettivi e, soprattutto, a fidarci di Dio e del Bene ma anche della Giustizia umana, scoprendo così di avere insoliti alleati.
Ricordiamo la splendida e commovente lettera di solidarietà del Vescovo Whalon, emerito della Chiesa Episcopale della Comunione Anglicana in Europa e la sua severa condanna dei nostri (mi astengo per carità dal riportare la "diagnosi" del Vescovo Pierre) detrattori.
"Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio": noi ne abbiamo fatto esperienza come porzione del popolo di Dio! Gloria al Signore!
Infine, esprimo la mia gratitudine, la mia stima e il mio sentito ringraziamento, a tutti e a tutte voi.
Soprattutto e anzitutto a voi, intrepido e coraggioso clero, avanguardia del pacifico esercito del Bene della Inclusive Anglican Episcopal Church e poi alle vostre Comunità ma - con amore - grazie anche ai numerosissimi amici ed amiche della nostra Chiesa che, in molti campi, ci incoraggiano e ci supportano concretamente, mettendo a disposizione il loro tempo, la loro professionalità e i loro talenti.
Grazie, amici/amiche e supporters, di essere la "mano di Dio" che nutre questo suo piccolo popolo "con fiore di frumento".
Vi esorto, infine, nei momenti di tentazione, di tristezza o di dubbio, a rileggere questa posta di rosario, sgranando uno ad uno i dieci grani di ciò che il Signore ha fatto per noi e in noi. In soli TRE mesi.
Lodiamo e benediciamo il nostro Dio per tutto questo!
Dio, Padre e Madre, sia sempre nei nostri cuori, l'esempio di Gesù, nostro fratello e Dio, sia costantemente dinanzi ai nostri occhi, lo Spirito soffi sempre nelle nostre vite, sia per noi Consolatore, Difensore, Intercessore e, nella Comunione dei Santi, possiamo sempre sentire accanto a noi il conforto della Santa Madre di Dio.
Vi saluto nel Signore e vi benedico di cuore.
La vostra sorella e madre Vescova,
++ Maria Vittoria
Capri, 26 agosto, a.D. 2021, memoria carmelitana della TRASVERBERAZIONE DEL CUORE DELLA SANTA MADRE TERESA DI GESÙ.